Quest’ anno ricorre il 100.mo anniversario della Tomba del Milite Ignoto a Varsavia, un luogo che commemora i soldati morti difendendo la loro patria, la cui identità è sconosciuta. Sebbene la maggior parte dei polacchi lo conosca bene, nasconde anche molti fatti poco noti. Ve ne presentiamo alcuni.
„Chi sei? Non so. Dov’è la tua casa di famiglia? Non so. Chi sono i tuoi genitori? Non so. E non voglio saperlo e non lo saprò fino al giorno del giudizio. La tua grandezza risiede nel fatto che sei sconosciuto…”, con queste parole don Antoni Szlagowski, in seguito vescovo ausiliare di Varsavia, aveva iniziato la sua omelia durante i funerali di un militare ignoto il 2 novembre 1925 nella cattedrale di S. Giovanni. La bara fu trasportata a Piazza Sassone. Un minuto di silenzio, salve di cannone, ghirlande. Il presidente della Repubblica di Polonia, Stanisław Wojciechowski, accese la candela eterna, che brucia ancora oggi.
Il segreto del giovane eroe di Leopoli
Non sappiamo davvero nulla del Milite Ignoto? Era un difensore di Leopoli, che ha combattuto per l’indipendenza della Polonia nel 1918. Una semplice iscrizione all’interno della Tomba del Milite Ignoto recita: „Il 2 novembre 1925, i cadaveri dei Militi Ignoti Polacchi furono depositati in questo luogo, trasferiti dal campo di battaglia di Leopoli scelto dal destino”. Questo campo di battaglia è stato sorteggiato dal Ministero degli Affari Militari tra 15 luoghi di lotta per la libertà.
La selezione dei resti fu affidata a Jadwiga Zarugiewiczowa, il cui figlio Konstanty morì nella guerra polacco-bolscevica del 1920 e il cui corpo non fu mai ritrovato. Al cimitero Orląt di Leopoli, una donna si trovava sopra tre bare di eroi senza nome e ne scelse una. Il defunto non aveva un grado militare, ma il cappello con un’aquila tradiva il fatto che fosse un volontario. Gli spararono alla testa e alla gamba. La sua età è stata stimata in circa 14 anni.
Il 1° novembre 1925, la bara partì in treno da Leopoli a Varsavia. Centinaia di persone si sono radunate lungo il percorso per rendere omaggio al giovane soldato. Arrivò nella capitale il giorno dopo, commemorazione dei defunti.
Autore sconosciuto, posizione nota
L’idea di erigere la Tomba del Milite Ignoto a Varsavia sorse nel 1919, poco dopo che la Polonia riacquistò l’indipendenza. Tuttavia, solo la realizzazione della prima Tomba del Milite Ignoto al mondo a Parigi nel 1920 ispirò azioni concrete.
La localizzazione odierna della Tomba del Milite Ignoto, in Piazza Piłsudski, l’ex Piazza Sassone, non era affatto ovvia. Le discussioni sul luogo dove costruirla sono durate a lungo e non portarono a una decisione. Solo nel 1924 si verificò un evento che determinò le sorti del monumento. Dietro al monumento al principe Józef Poniatowski, che all’epoca si trovava davanti alla colonnata del Palazzo Sassone, qualcuno posizionò una lastra di pietra con la scritta: “Qui riposa il corpo di un soldato sconosciuto caduto per la patria” e vi depose dei fiori.
La posizione indicata in questo modo dalla misteriosa persona ha ottenuto l’accettazione comune. Il generale Władysław Sikorski era a capo del comitato organizzatore e autore del progetto fu lo scultore Stanisław Ostrowski. Solo anni dopo si scoprì che questa iniziativa popolare di indicare il luogo di origine proveniva dall’Unione delle Associazioni Polacche della Repubblica, guidata dal conte Adam Zamoyski.
Sopravvissuto all’insurrezione di Varsavia
Una “drammatica ristrutturazione” ha interessato la Tomba del Milite Ignoto durante la Seconda Guerra Mondiale. I tedeschi, rendendosi conto della sua importanza, fecero saltare in aria il Palazzo Sassone dopo lo scoppio della Rivolta di Varsavia. Solo un piccolo frammento di tre colonne si è conservato. Si sono conservate proprio quelle arcate che costituiscono la parte centrale della Tomba.
Durante l’occupazione e la rivolta, la Tomba divenne un simbolo di resistenza e speranza. I testimoni ricordano che, nonostante la minaccia della repressione, i residenti di Varsavia e i soldati clandestini dedicarono alla Tomba del Milite Ignoto una cura particolare.
Com’era questo posto prima della guerra? Una mostra all’aperto “Luogo comune, memoria comune. 100 anni della Tomba del Milite Ignoto a Varsavia”, posta accanto al monumento in Piazza Piłsudski, ci ricorda come appariva prima della distruzione del Palazzo Sassone e quali grandi emozioni accompagnarono la sua realizzazione nel 1925.
Traccia di tutti coloro che sono morti per la Polonia
La tomba è il luogo della presenza simbolica di tutti i caduti, soprattutto di quelli le cui tombe non sono state conservate o rimangono anonime. Nel 1925, nelle urne fu collocata della terra proveniente da 14 luoghi specifici di memoria nazionale. Le prime urne contenevano del terreno proveniente dai campi di battaglia di Leopoli 1918–1919, dalla guerra polacco-bolscevica del 1920 e dalla prima guerra mondiale, comprese le battaglie di Verdun e Sochaczew.
La storia ha aggiunto ulteriori tragici eventi. Sono state aggiunte targhe commemorative e urne contenenti terra proveniente dai campi di battaglia della campagna di settembre del 1939 (dalle zone di Wizna, Bzura, Westerplatte), dalle battaglie della Seconda Guerra Mondiale fuori dalla Polonia (Monte Cassino, Tobruk, Narvik), delle strade e delle piazze dove si combatterono le battaglie durante la Rivolta di Varsavia, terra proveniente dalle tombe di Katyn e dai luoghi di sterminio (Majdanek, Auschwitz-Birkenau).
Ogni urna è firmata ed è stata murata con cerimonie speciali alla presenza delle autorità statali, dei rappresentanti dell’esercito e delle famiglie dei caduti.
La fiamma della memoria nel centenario della Tomba del Milite Ignoto
Il 2 novembre 2025 ricorre il centenario dell’inaugurazione della Tomba del Milite Ignoto, uno dei simboli più importanti della memoria nazionale in Polonia. Nell’ambito delle celebrazioni sono previsti eventi ufficiali alla presenza delle più alte autorità della Repubblica di Polonia, dell’esercito, del clero e delle delegazioni straniere.
Le celebrazioni sono accompagnate dall’iniziativa „Fiamma della Memoria”, il cui scopo è quello di onorare gli eroi locali, spesso senza nome, che riposano nei cimiteri in Polonia e all’estero. Durerà fino al 30 novembre 2025. I dettagli sono disponibili sul sito web del Museo di storia polacca e del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale.

Foto: suor Amata J. Nowaszewska CSFN / Family News Service
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